Al virtuoso dell’odio: vaffanculo Dicono che colui che di recente si è modestamente definito “oltre Hitler”, il comico Beppe Grillo, guidi i sondaggi segreti sulle elezioni europee di domenica. “Quello? E’ solo un fascista”, sbotta la signora novantenne che si ricorda del Duce e dei bombardamenti americani su Roma (“uno, su Trastevere, durò tre ore e mezza. La contraerea era a poche centinaia di metri da casa nostra, in via Luigi Santini. E io e mia madre, abbracciate e rannicchiate nell’androne del palazzo, sentivamo le esplosioni a un passo, senza nemmeno poter raggiungere il rifugio. Convinte, per tutto il tempo, che saremmo morte”). Nicoletta Tiliacos 23 MAG 2014
Speciale online Tutti a scuola in gonna contro il sessismo (e il senso del ridicolo) Tutti in gonna, maschi e femmine, il prossimo 16 maggio, nei ventisette licei che fanno capo all’Accademia di Nantes. Carnevale è lontano ma alcuni studenti eletti nei consigli d’istituto, ricolmi di buone intenzioni, hanno deciso, con l’approvazione della maggioranza del corpo docente e del Ministero dell’Educazione nazionale francese, di manifestare così contro “il sessismo e la discriminazione”. La giornata in gonna ha anche un titolo, “Ce que soulève la jupe”, quel che solleva la gonna, mutuato da un libro di qualche anno fa. E soprattutto ha un manifesto, piuttosto orrendo, dove due gambe – una virilmente pelosa, l’altra femminilmente glabra – spuntano dalla jupe di cui sopra, con effetto tale da far rimpiangere senza esitazione i pantaloni. Leggi anche Tiliacos Tanti saluti dalla Finlandia, che litiga sui francobolli omoerotici" Nicoletta Tiliacos 14 MAG 2014
Cari saluti dalla Finlandia, che litiga sui “francobolli omoerotici” Itella Posti, la società postale finlandese, ha annunciato che emetterà nel prossimo settembre sette nuove serie filateliche. Tra la serie sui giardini finlandesi, quella sui ponti e quella natalizia (renne, elfi, stelline e candeline) ce ne sarà una composta da tre francobolli autoadesivi e ispirata all’immaginario omoerotico per come fu rappresentato dall’illustratore Touko Laaksonen. Famoso, con il nome d’arte Tom of Finland (1920-1991), per aver contribuito in modo decisivo a dare all’iconografia gay maschile la forma orgogliosamente virile che si è andata affermando dagli anni Settanta in poi, in sostituzione dello stereotipo effeminato e languoroso fin lì dominante. Nicoletta Tiliacos 14 MAG 2014
L’allegra matematica del prof. Flamigni sulla Ru486, atto secondo Abbiamo fatto arrabbiare il professor Carlo Flamigni, e sarebbe una bugia dire che ci dispiace. Sul Foglio del 25 aprile scorso, avevamo ricordato al ginecologo bolognese e al suo collega Corrado Melega – che difendevano in tandem la pillola abortiva Ru486 dall’accusa di provocare dieci volte più morti rispetto all’aborto chirurgico – che quel dato non era né tratto dalle “pagine scientifiche di Topolino”, come i due sostenevano, né era costruito su voci “incontrollate”. Quel dato proveniva dal New England Journal of Medicine, la più importante rivista medica del mondo. Nicoletta Tiliacos 09 MAG 2014
L’imbarazzo dei sostenitori della Ru486, la pillola che ammazza le donne Si sono mobilitati in coppia, i ginecologi Carlo Flamigni e Corrado Melega, per contestare sull’Unità del 23 aprile quella che secondo loro è pura diffamazione ai danni dell’aborto farmacologico. La morte della donna torinese di trentasei anni a seguito della procedura abortiva con la pillola Ru486, dicono i due medici, non deve mettere in discussione la sicurezza di un metodo al quale, scrivono testualmente, solo una voce “ricorrente quanto falsa e basata su informazioni ricavate dalle pagine scientifiche di Topolino” imputa la responsabilità “di una importante mortalità materna, certamente più elevata (cose del tutto incontrollabili si inventavano un drammatico ‘dieci volte tanto’) di quella attribuibile agli interventi chirurgici”. Nicoletta Tiliacos 25 APR 2014
Speciale online Embrioneide Dieci giorni fa, la Stampa di Torino dava per prima la notizia di un probabile scambio di embrioni avvenuto nell’ambito di procedure di fecondazione assistita all’Ospedale Pertini di Roma, e scoperto perché la diagnosi prenatale aveva denunciato l’incompatibilità genetica tra i due gemelli attesi da una coppia e la coppia medesima. Nicoletta Tiliacos 22 APR 2014
La carica dei nuovi diritti, così le lobby mettono nel sacco il popolo La portavoce della Manif pour tous, Ludovine de la Rochère, ha spiegato giovedì scorso al Figaro che il suo movimento non presenterà proprie liste alle europee ma che appoggerà i candidati che si impegnino a siglare, come già era avvenuto per le municipali francesi, una carta in difesa della famiglia intesa come “padre-madre-figli”. La rappresentante della Mpt ha detto che “l’offensiva di una lobby gay, minoritaria ma molto organizzata, impone da Bruxelles un gran numero di testi per far avanzare le proprie rivendicazioni". Detta in modo sintetico ma efficace, la realtà è quella descritta dalla portavoce della Manif pour tous. Non ci sono rivendicazioni popolari, dietro all’affermarsi di quelli che si definiscono “nuovi diritti”, la cui caratteristica è generalmente quella di ridimensionare i vecchi diritti. Nicoletta Tiliacos 19 APR 2014
Fine di un eccezionalismo La Consulta ha deciso, ribaltando tutte le decisioni degli ultimi anni in materia e il risultato del referendum abrogativo del 2005, che il divieto di fecondazione eterologa, pilastro fondamentale della legge italiana sulla procreazione medicalmente assistita, è incostituzionale. Le motivazioni non sono ancora note, e bisognerà capire come sarà riempito il vuoto legislativo che si è aperto. Ma la cosa più importante ed evidente è che stanno cadendo, uno dopo l’altro, gli argini che l’ormai morente “eccezione italiana” aveva messo a difesa di un’idea di umanità non subordinata alla tecnoscienza e alla legge del desiderio. Guarda anche la puntata di Radio Elefante di Ferrara Eterologa e non solo, il Mondo Nuovo e il pensiero dominante Nicoletta Tiliacos 10 APR 2014
Speciale online 18:30 Eterologa libera (anzi no) E’ la stessa decisione con cui la Corte costituzionale ha fatto cadere oggi il divieto di fecondazione eterologa che costituiva uno dei pilastri della legge 40, a far sì che non sia possibile praticare quella tecnica senza una nuova legge votata dal Parlamento. La Consulta, stando alle ricostruzioni, ha azzerato anche gli articoli collegati al divieto che, nella stessa legge, stabilivano alcune fondamentali garanzie per i nati da eterologa in violazione del divieto stesso. Sarebbero quindi caduti anche l’articolo che impedisce il disconoscimento di paternità, una volta dato l’assenso alla pratica, e quello che stabilisce che “il donatore di gameti non acquisisce alcuna relazione giuridica parentale con il nato e non può far valere nei suoi confronti alcun diritto né essere titolare di obblighi”. Leggi anche La Consulta smantella la legge 40. Bocciato il divieto di fecondazione eterologa Nicoletta Tiliacos 09 APR 2014
Speciale online flash 13:30 La Consulta smantella la legge 40. Bocciato il divieto di fecondazione eterologa La Consulta ha deciso, ribaltando tutte le decisioni degli ultimi dieci anni in materia e lo stesso risultato di un referendum abrogativo fallito, che il divieto di fecondazione eterologa, uno dei pilastri della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, è incostituzionale. E’ ancora presto per capire quali siano state le considerazioni che hanno portato a questo risultato, ma fin da subito si può dire che la decisione della Corte apre un gigantesco vuoto legislativo. La legge 40, infatti, stabilisce semplicemente, a protezione dei nati da eterologa in violazione del divieto, che “il coniuge o il convivente il cui consenso è ricavabile da atti concludenti non può esercitare l’azione di disconoscimento della paternità” e che “il donatore di gameti non acquisisce alcuna relazione giuridica parentale con il nato e non può far valere nei suoi confronti alcun diritto né essere titolare di obblighi”. Leggi anche Legge 40, la cultura dello scarto Nicoletta Tiliacos 09 APR 2014